Info Ecobonus

Ecoincentivi e tariffe elettriche

Detrazioni Fiscali

L'installazione di impianti a pompa di calore può beneficiare di due tipologie di detrazioni fiscali: quelle per la riqualificazione energetica(65%) e quelle per le ristrutturazioni edilizie (50%).
Le due detrazioni richiedono differenti requisiti ed hanno anche iter burocratici distinti.

-50% detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia

La detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie è applicabile solamente a spese per lavori eseguiti su edifici residenziali.
Nella lista degli interventi agevolabili indicata dall’Agenzia delle Entrate non compare la voce specifica per le pompe di calore, si può però farle rientrare nella categoria di interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego di fonti rinnovabili di energia (art. 16-bis del TUIR).

-65% detrazione fiscale per riqualificazione energetica

Le detrazioni fiscali del 65% si possono applicare a interventi di riqualificazione energetica eseguiti su edifici di qualsiasi categoria catastale, purché già esistenti e dotati di impianto di riscaldamento: abitazioni, uffici, negozi, ecc.

Nel caso di impianti a pompa di calore, il requisito per accedere alle detrazioni è che si tratti di sistemi ad alta efficienza e che la loro installazione implichi l'intera sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente.

Quando si parla di alta efficienza si fa riferimento a specifici valori minimi di efficenza energetica (EER e COP) che le pompe di calore devono soddisfare.

L'elenco delle pompe di calore Mitsubishi Electric che soddisfano tali limiti è contenuto nella dichiarazione del produttore ed è scaricabile dal sito.

Non godono di agevolazioni le installazioni su edifici che non siano già provvisti di impianto di riscaldamento, né l'aggiunta di split a pompa di calore ad integrazione di un impianto di riscaldamento esistente.

Proroghe 50%

Per le singole unità immobiliari:

50% spese fino al 31/12/2020 (limite massimo di spesa 96.000 €);
36% dal 01/01/2021 (limite massimo di spesa 48.000 €).

Proroghe 65%

Per le singole unità immobiliari:

proroga fino al 31/12/2020 della detrazione fiscale del 65% per pompe di calore (stessi limiti di spesa in vigore, differenziati in base all'intervento);
dal 01/01/2021 la detrazione scenderà al 36%, allineandosi a quella per gli interventi di ristrutturazione edilizia (stessi limiti di spesa).

Conto termico 2.0

A partire dal 31 Maggio 2016 è operativo il Conto Termico 2.0, un sistema di incentivazione mirato ad aumentare l'efficienza degli edifici e dei sistemi di riscaldamento.

Si tratta di un incentivo in conto capitale destinato ai soggetti che intendono migliorare l'efficienza del proprio edificio o produrre energia termica da fonte rinnovabile, quali sono le pompe di calore. Non si tratta di una detrazione fiscale, pertanto il soggetto richiedente percepirà direttamente l'incentivo dal Gestore Servizi Energetici (GSE) con rate annuali da 2 a 5 anni o, se l'importo dell'incentivo non supera 5.000€, in un'unica rata.

Diversamente dalla detrazione fiscale, l'incentivo non ha scadenza temporale.

Tariffa TD

Dal 2017 la riforma tariffaria per i servizi di rete perde la struttura progressiva, mantenendo due soli scaglioni di consumo, fino a 1800 kWh/anno e oltre 1800 kWh/anno.

Se prima i servizi di rete (spese per trasmissione, distribuzione, misura) e gli oneri generali di sistema crescevano in maniera proporzionale, favorendo i bassi consumi e penalizzato le tecnologie energeticamente efficienti e rinnovabili come le pompe di calore, (dato che la loro installazione comporta un aumento dei consumi elettrici e della potenza impegnata), la nuova tariffa TD prevede che il prezzo di ogni kWh consumato sia costante, cioè indipendente dai consumi annui totali.
La stessa tariffa potrà essere applicata, per l'abitazione di residenza, alle forniture di energia elettrica con contratti sia di mercato libero, sia di maggior tutela. Tale intervento tariffario potrà dunque ridurre significativamente i costi di esercizio delle pompe di calore, perseguendo gli obiettivi generali di allineamento delle tariffe ai costi.

Il percorso iniziato nel 2014 con la tariffa sperimentale D1, che poteva essere richiesta esclusivamente da chi installava pompe di calore come unico impianto di riscaldamento della propria abitazione, porterà, a regime, alla tariffa non progressiva TD. Per chi ha infatti la ex tariffa D1 (la sperimentazione è terminata il 31 dicembre 2016 ma per chi l’ha ottenuta è garantita per 10 anni) il provvedimento dell’Autorità prevede che già da quest’anno venga anticipata l’applicazione della nuova struttura tariffaria non progressiva, che entrerà in vigore per tutti dal 2018.

Per maggiori informazioni sugli ECOBONUS e sulla tariffa TD vai su www.assoclima.it

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